giovedì 24 novembre 2016

I rimedi naturali per la pressione

L'ipertensione da iperattività è tipica di chi non riesce a rilassarsi e, quando stacca, manda in tilt la circolazione; ecco i rimedi naturali giusti




Una pentola a pressione, un vulcano, un geyser: non è difficile associare immagini di tale portata all' ipertensione, che comporta talvolta sintomi quali vampate di calore e di rossore al viso, ronzii auricolari, cefalea, agitazione psichica e motoria. I sintomi dell'ipertensione descritti intervengono spesso durante o subito dopo un'accesa discussione, una grande emozione, una delusione, un imprevisto e hanno il senso di manifestare l'erompere di emozioni generalmente soggiogate dal controllo razionale. Il vaso arterioso, che delimita e spinge il suo contenuto in tutti i distretti corporei, è infatti paragonabile a una struttura contenitiva, rigorosa, deputata a controllare quest'energia calda e vitale che altrimenti traboccherebbe. Ma quanto più stretto è il controllo su di essa - quanto più, quindi, il vaso si restringe - tanto più tale energia viene sospinta con maggior impeto, diventando ancor più pressante e manifesta.

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Certamente, non si può dire che questi soggetti ipertesi manchino di energia e di spirito di iniziativa: difficilmente infatti riescono a stare con le mani in mano, ma appaiono a loro agio solo quando sono in piena attività, che cercano di condurre in tempi rapidi e con la massima efficienza. Anzi, semmai è proprio il momento del relax e dell'inattività a procurare loro dei problemi e non nascondono il loro fastidio se costretti a rimanere a casa a leggere o ad ascoltare musica.
La loro carica vitale e la loro energia viene spesa anche lasciando sfogare gli istinti, possibilmente sempre in un ambito ben protetto, in cui sanno di poterselo permettere. Così, non è difficile vedere queste persone scatenarsi in discoteca o allo stadio, o improvvisarsi istrioni in casa di amici, salvo poi rientrare il giorno dopo nello stile serioso improntato all'efficienza e alla professionalità che mantengono sul lavoro.

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Le cause della crisi ipertensiva
La pressione di base di questi soggetti può anche essere solo di poco superiore alla norma; le crisi ipertensive subentrano infatti solitamente durante o subito dopo un evento emotivo importante, positivo o negativo che sia, e rappresentano un tentativo di arginare e limitare le sensazioni vissute. Controproducenti, però, sono tutti i tentativi di "controllare" le proprie emozioni: più utile imparare piano piano ad accettarle e a viverle in ambiti sempre più allargati.
Le cure fitoterapiche
Con tintura d'olivo e infuso di foglie di cardiaca si regola il flusso sanguigno e si migliora la diuresi.
- L' OLIVO, pianta tra le più caratteristiche della flora mediterranea, è da sempre considerato sotto la diretta influenza del sole: crescendo infatti nelle zone assolate e caldo-temperate, sembra raccogliere e immagazzinare tutta l'energia delle calde giornate estive. Le sue foglie hanno la faccia inferiore, quella che riceve la luce del sole "basso" della mattina e del tardo pomeriggio, opaca e concava, adatta quindi ad accoglierla e ad amplificarla, mentre la faccia superiore, quella che riceve il sole delle ore più calde, lucida e convessa, riflette la luce, smorzandone l'effetto. La singolare capacità dell'olivo di regolare la quantità di luce e di calore che lo investe sembra rendere ragione della sua efficacia nell'equilibrare la pressione del sangue, che al pari del sole, smista calore ed energia in tutto l'organismo. Per queste sue caratteristiche, l'olivo appare particolarmente indicato a personalità dalla chiara impronta "solare", dinamiche, energiche, razionali, volitive, ma anche dotate di una forte carica emozionale: in una parola, le classiche "teste calde".

Le dosi di questo rimedio sono molto variabili, in funzione del tipo di somministrazione, dell'entità del disturbo e della sensibilità individuale. Meglio pertanto incominciare con dosi medio basse e aumentare o diminuire secondo necessità: 15-20 gocce di estratto fluido o 30 di tintura madre 2-3 volte al giorno sono di solito già sufficienti nei casi diipertensione lieve; la cura di mantenimento può consistere in 5-10 gocce d'estratto fluido la sera.
- La CARDIACA deve il suo effetto anti-ipertensivo sia alla sua azione, diuretica che alla capacità di diminuire la frequenza delle pulsazioni cardiache, rafforzandone la contrazione, e di calmare il sistema nervoso.
Una delle migliori forme di somministrazione è l'infuso: basta porre una manciata di pianta secca in mezzo litro d'acqua bollente, da lasciar riposare per una decina di minuti; se ne possono assumere 2-3 tazze al giorno.

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venerdì 18 novembre 2016

L'Olivo e le sue Proprietà


L’Olivo, chiamato anche Ulivo, è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Può raggiungere facilmente alcune centinaia di anni, per questo possiamo dire che è una pianta longeva. Le sue origini sono ancora oggi incerte, si presume che provenga dalle zone dell’Asia Minore.
Si presenta come un albero di medie dimensioni, con un tronco irregolare, di colore grigio, grigio scuro ed una chioma non molto fitta caratterizzata da un fogliame verde nella pagina superiore ed argenteo in quella inferiore. I fiori sono di colore bianco e riuniti in delle infiorescenze a grappolo chiamate mignole mentre il frutto è una drupa di forma ovale, di colore verde o nero, dotata di un alto contenuto in olio. Per crescere in modo ottimale, richiede un ambiente caldo ed esposto al sole. Resiste molto bene ai periodi di siccità.




Utilizzo dell’Olivo

L’Olivo viene coltivato in primis per i suoi frutti, le olive. Queste infatti sono molto utilizzate nell’alimentazione, infatti alcune varietà vengono impiegate per produrre olio, mentre altre varietà ancora sono destinate al consumo da tavola.
L’Olio di Oliva può essere impiegato anche per trattare la pelle, sia puro sia insieme ad altre sostanze od oli. 


I suoi effetti sull’organismo sono numerosi:

- Idrata ed elasticizza la pelle;
- Allevia le irritazioni cutanee;
- Aiuta a guarire la pelle in caso di ferite ed ustioni;
- Allevia i dolori muscolari;
- Allevia i dolori articolari;
- Protegge l’organismo dai vari processi infiammatori;
- Migliora la salute dell’apparato digerente;
- Aiuta a contrastare le patologie cardiache;
- Contrasta l’acne, gli eczemi ed altri problemi cutanei;
- Rafforza e migliora la qualità di unghie e capelli;
- Aiuta a contrastare la cellulite;
- Stimola la difese immunitarie;
- Contrasta problemi alla articolazioni come l’osteoporosi;
- Diminuisce i dolori o bruciori alla gola;
- È efficace come antirughe.




Ciò che in molti non sanno è che anche le foglie dell’Olivo sono potenzialmente benefiche. Il loro estratto infatti è in grado di:

- Diminuire i livelli di pressione sanguigna;
- Svolgere un azione antiaritmica e cardiotonica;
- Proteggere i vasi sanguigni;
- Diminuire la febbre;
- Ridurre il livello di zucchero e colesterolo nel sangue;
- Aiutare nella perdita di peso;
- Favorire la diuresi;
- Energizzare corpo e mente;
- Contrastare l’insorgenza di funghi, virus e batteri;
- Disintossicare e depurare l’organismo;
- Drenare e rassodare la pelle, quindi ridurre la cellulite;
- Curare problemi cutanei come ferite, emorroidi ed altro. 




L’Olivo è ricco di benefici, per questo motivo è utilizzato in tutti i nostri prodotti naturali che spaziano da integratori alimentari a prodotti per la cosmesi.

lunedì 14 novembre 2016

Perché la pressione alta è pericolosa?


Normalmente agli esordi l'ipertensione è del tutto asintomatica, non provoca cioè nessun disturbo al paziente che ne soffre. Per questa ragione, spesso ci si accorge occasionalmente di essere ipertesi, magari durante una visita medica di routine quando il problema esiste ormai da diversi mesi. Non a caso l'ipertensione, proprio perché si può averla per anni senza accorgersene, viene descritta come un "assassino silenzioso".


Fortunatamente le conseguenze dell'ipertensione non sono immediate ma insorgono dopo qualche anno dalla sua comparsa e sono, ovviamente, correlate all'entità dell'eccesso pressorio. Si stima che i danni sul sistema cardiocircolatorio si possano manifestare all'incirca dopo dieci anni, mentre quelli relativi al danno cerebrale, una complicanza molto più pericolosa, insorgono generalmente dopo 20 anni dall'inizio della patologia.
Solo in alcune situazioni, la pressione alta, dà segni di sé. E' il caso ad esempio della cosiddetta crisi ipertensiva, un innalzamento brusco ed eccessivo della pressione arteriosa i cui sintomi sono :

  • mal di testa improvviso (pulsante e interessante il capo globalmente),
  • sensazione di testa pesante,
  • ronzii alle orecchie,
  • vertigini
  • sudorazione fredda
Nel caso l'ipertensione venga ignorata ai suoi esordi, un peggioramento della malattia potrebbe insospettire il paziente e condurlo ad effettuare spontaneamente una visita medica di controllo. Tra i sintomi più gravi ed eclatanti della malattia ricordiamo:
  • Cefalea nucale, spesso al risveglio
  • Astenia, cardiopalmo, angina pectoris e dispnea
  • Vertigini
  • Manifestazioni visive: fosfeni scintillanti; amaurosi puntiforme
  • Acufeni
  • Impotenza
I danni indotti dal perdurare dell'ipertensione causano conseguenze piuttosto gravi per l'organismo come: 
  • danni a cuore reni e cervello
A livello del CUORE un'elevata pressione arteriosa può provocare un ispessimento delle pareti cardiache sino a giungere ad una condizione di scompenso o ischemia cardiaca. Tale condizione si manifesta inizialmente con spossatezza e mancanza di respiro durante la notte oppure durante sforzi fisici. L'evoluzione del problema può facilitare il passaggio da angina ad infarto.



Non solo il cuore ma anche L'INTERO APPARATO CARDIOVASCOLARE può subire seri danni. In particolare i vasi a causa dell'elevata pressione sulle pareti interne, subiscono delle microlesioni sulle quali si depositano facilmente grassi (placche arteriosclerotiche). 

L'ipertensione e le malattie renali sono strettamente correlate. Le funzioni del RENE vengono infatti seriamente compromesse dall'ipertensione che causa l'accumulo o la perdita con le urine di particolari sostanze (i segni possono essere gonfiori mattutini agli occhi e alle gambe).
Nei casi più gravi l'ipertensione può condurre all'insufficienza renale (occlusione di un vaso del rene).



I disturbi a carico del CERVELLO, possono essere legati all'ipossia (riduzione dell'ossigeno che arriva alle cellule) che si correla con una lenta e graduale alterazione delle funzioni cerebrali (ridotta concentrazione, perdita di memoria fino alla demenza). Ancor più gravi sono le conseguenze di una rottura vasale (ictus).

Per tenere sotto controllo questo fenomeno bastano piccoli accorgimenti (approccio nonn farmacologico, se si soffre di pre-ipertensione)
  • misurare spesso la pressione e tenere un diario
  • ridurre il peso corporeo
  • ridurre il sodio nella dieta (poco sale e alimentazione ricca di frutta a verdura)
  • bandire fumo e alcool
  • movimento fisico

A questo si può aggiungere l'uso di integratori come quelli a base di olivo che è noto per le sue proprietà ipotensive.


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fonte: http://www.my-personaltrainer.it/ipertensione/ipertensione21.html

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/ipertensione/ipertensione21.html

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venerdì 11 novembre 2016

LE ERBE VASOPROTETTRICI: UN AIUTO PER IL SANGUE



Le erbe per la circolazione sono quelle ad azione vasoprotettrice cioè in grado di preservare la struttura e la tonicità delle pareti vasali: ad azione fluidificante del sangue, in grado di favorire la corretta irrorazione sanguigna; e infine azione vasocostrittrice, usate in fitoterapia per contrastare gonfiorepesantezza a gambe e cavigliecellulite e varici. Tutte queste manifestazioni sono inequivocabilmente i sintomi di una cattiva circolazione, che viene peggiorata ulteriormente dall'aumento della temperatura, tipico della stagione primaverile e ancor più di quella estiva.
In questo articolo parleremo delle erbe officinali per la circolazione, dove per "erbe" s'intendono lespecie annuali o perenni, che differiscono dalle "piante"per la consistenza non legnosa, per lo più di colore verde, delle parti aeree, impiegate un tempo nelle "officine" (laboratori) degli speziali, e per questo motivo chiamate appunto "officinali".

Il sistema circolatorio e i suoi disturbi

L'apparato circolatorio è un sistema di vasi, che raccoglie e distribuisce sostanze e ossigeno agli organi e ai loro tessuti, attraverso il sangue. Il sangue passa prima nel cuore, poi nei polmoni ove si ossigena, quindi nuovamente nel cuore per essere pompato al circolo sistemico.
Dunque il sistema circolatorio è indispensabile per la sua funzione di portare il sangue in tutti i distretti corporei e, per essere efficiente, deve rapportarsi strettamente con i tessuti. Infatti il meccanismo della diffusione consente alle sostanze chimiche di muoversi solo per lo spessore di poche cellule. 
Questo sistema è formato da organi "cavi", chiamati vasi sanguigni, che permettono il trasporto del sangue all'organismo. Essi possono essere classificati in:
Arterie: vasi sanguigni che nascono dai ventricoli cardiaci e portano il sangue poco ossigenato ai polmoni, attraverso l'arteria polmonare (ventricolo destro); e sangue ossigenato a tutto il corpo, attraverso l'aorta (ventricolo sinistro);
- Vene: vasi sanguigni che trasportano sangue carico di anidride carbonica ai polmoni e sostanze di rifiuto a fegato e a reni per la depurazione dell'organismo. Le loro pareti sono meno spesse di quella delle arterie, poiché la pressione del sangue è meno elevata;
- Capillari: permettono gli scambi fra il sangue e i tessuti, infatti, sono di dimensioni microscopiche e si trovano fra le cellule. I capillari costituiscono una fitta rete di vasi inserita nella trama delle cellule tissutali. Tra i capillari e le cellule è presente uno spazio fluido contenente liquido interstiziale. Il sistema circolatorio mantiene costante l'omeostasi interna.
I disturbi del sistema circolatorio possono perciò interessare le arterie, le vene e i capillari. Le pareti di questi vasi, nel tempo, tendono a diventare meno elastiche e flessibili (sclerosi). Una delle conseguenze della perdita di elasticità delle pareti venose è il rallentamento del flusso ematico, che può determinare una riduzione dell'apporto di ossigeno e sostanze nutritive in un determinato distretto, con conseguente sofferenza dei tessuti interessati.

Le erbe per il sistema circolatorio


Le erbe spontanee che crescono ai margini di sentieri di campagna o ai bordi di campi coltivati, quelle che volgarmente chiamiamo "erbacce" possono essere in realtà alleate del nostro sistema circolatorio così come possono esserlo gli alberi (ippocastano, ginkgo biloba ecc.) o gli arbusti (rusco, vite rossa, mirtillo, amamelide).
  • Achillea: (Achillea millefoliumpianta erbacea perenne, ha proprietà astringenti,antinfiammatorie ed emostatiche e quindi è in grado di arrestare le emorragie, e vari problemi di sanguinamento dovuti a gengive infiammate, mestruazioni abbondanti o emorroidi; mentre l’achilleina sarebbe in grado di controllare gli sbalzi di pressione e ristabilire la normale circolazione sanguigna. Il suo impiego, come quello della tintura madre di achillea, è indicato in caso di emorroidi, ragadi anali, variciflebiti, ulcere varicose, disturbi della circolazione e fragilità capillare
  • Borragine: (Borago officinaliserbacea annuale, l'olio ottenuto dalla spremitura dei suoi semi ha la capacità di favorire la produzione delle prostaglandine della serie 1 (PGE1), dotate di attività antiaggregante piastrinicacardioprotettivaantiscleroticavasodilatatrice. Su questi presupposti si basano molte proprietà terapeutiche ascritte all'olio di borragine come la riduzione del rischio cardiovascolare, il controllo di colesterolo alto e ipertensione e l’azione antinfiammatoria coadiuvante nella cura dell’artrite reumatoide. Infatti l'olio di borragine è anche un rimedio naturale per eliminare il colesterolo dalle vene e dalle arterie, perché è un vero concentrato di Omega 6 necessari alla corretta funzione cardiovascolare.
  • Centella: (Centella asiatica) pianta erbacea perenne, è impiegata nel trattamento dei problemi circolatori perché favorisce il trofismo del tessuto connettivo dei vasi sanguigni, rendendoli più elastici e migliorando la permeabilità delle pareti venose, le quali più difficilmente faranno trasudare liquidi nei tessuti circostanti, riducendo così la stasi venosa con tutti i disturbi che da essa conseguono, come edema degli arti inferioripesantezza alle gambecellulite.


  • Olivo: (Olea europaeapianta sempreverde, diffusa nella zona del Mediterraneo in prevalenza, svolge un'azione vasoprotettiva sulle pareti delle vene. Ne deriva necessariamente lo stesso campo di indicazione, principalmente nelle malattie delle vene e nei disturbi provocati dalle varici. In questa azione i flavonoidi hanno un ruolo complementare. La pianta è perciò indicata nel trattamento dell'insufficienza venosa e linfatica, in presenza di edemi e gonfiori agli arti inferioriritenzione idricavene varicose, flebiti, gambe pesanti, emorroidi e cellulite.





  • Ortica: (Urtica dioicapianta erbacea perenne, ricchissima di sostanze antiossidanti come flavonoidi che proteggono la salute di capillari e vene. Possiede anche proprietà vasocostrittrice(contrae i vasi sanguigni) ed emostatica (ferma le emorragie), quindi è impiegata specialmente nei casi di emorragie nasali e uterine. E' utilissima inoltre per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti.



Fonte: cure-naturali.it

mercoledì 9 novembre 2016

I rimedi verdi contro l’ipertensione




Sono davvero numerosi in natura i rimedi adatti a riequilibrare la pressione. Rispetto ai farmaci sintetici, non presentano gli effetti collaterali che talvolta ne limitano o addirittura sconsigliano l’uso. Non solo: mentre i farmaci sintetici agiscono in modo indifferenziato sulle ipertensioni cosiddette “essenziali”, ovvero quelle che non hanno un’apparente causa fisiologica, le piante che ristabilizzano la pressione hanno proprietà specifiche mirate a risolvere il problema-base che può originare un rialzo pressorio e che può essere di diversa natura.

Spesso l’ ipertensione si associa a obesità, ritenzione idrica e cattivo funzionamento renale. Per favorire la diuresi, è ottima la cardiaca, che diminuisce la frequenza delle pulsazioni cardiache e calma il sistema nervoso. Una delle migliori forme di assunzione di quest’erba è l’infuso: mettere una manciata di pianta secca in mezzo litro di acqua bollente, lasciar riposare per una decina di minuti, filtrare e bere.   
Le dosi: se ne possono assumere 2-3 tazze al giorno.

Vai alla fine dell'articolo per scoprirne di più!

Tiglio se non riesci a prendere sonno
Utilizzato soprattutto come fluidificante del sangue e quindi preventivo della stasi venosa e di eventuali conseguenti fenomeno micro-emorragici e micro-embolici, il tiglio è anche un ottimo vasodilatatore e ipotensore. I soggetti che più ne beneficiano sono quelli che hanno difficoltà ad addormentarsi per la ricorrenza di pensieri disturbanti o difficoltà digestive. Si possono già ottenere buoni risultati con il semplice infuso di fiori: mettere una manciata di fiori di tiglio in mezzo litro di acqua  bollente. Lasciare in infusione per 15 minuti, filtrare e bere.
Le dosi: 2-3 tazze al giorno.
Questa pianta ha una spiccata attività regolatrice sul ritmo e sulla frequenza del battito cardiaco e sulla conduzione nervosa in generale. È quindi ottimo contro l’ ipertensione, spesso transitoria, dovuta a ipereccitabilità, ansietà, eccesso di emotività, che si accompagna ad anomalie del ritmo cardiaco.
Le dosi: 5-15 gocce di estratto fluido 3 volte al giorno, per 3 settimane al mese. Oppure se ne può assumere l’infuso, ottenibile mettendo un cucchiaio di fiori secchi in 200 ml di acqua bollente per 15 minuti: berne 2 tazze al dì, sempre per 3 settimane al mese.
Conosciuto fin dall’antichità come un forte depurativo e potente ipotensore, l’aglio ha il difetto di essere mal tollerato delle persone iperattive e impulsive, spesso soggetti a ipertensione, mentre risulta gradito ai “flemmatici”, che spesso tendono alla ritenzione di liquidi, obesità e conseguenti rallentamenti circolatori.
Soggetti siffatti, predisposti all’accumulo di grassi e tossine, sono quelli che più necessitano di depurarsi e l’aglio, assunto ciclicamente, diventa per loro non solo curativo, ma anche preventivo di fenomeni ipertensivi.
Le dosi: 20 gocce di tintura madre 1-3 volte al giorno; più gradevoli al gusto (e innocue per l’alito) sono le perle, facilmente reperibili in commercio. Di queste, a seconda dell’entità del disturbo, se ne possono prendere da 3 a 6 al giorno.
Questa pianta, tra le più caratteristiche della flora mediterranea, è figlia del sole: cresce nelle zone più calde, così da immagazzinare tutta l’energia dell’estate. Le sue foglie hanno una particolare caratteristica: la faccia inferiore, quella che assorbe la luce del sole “basso” di mattina e del tardo pomeriggio, è opaca e concava, in grado di accoglierla e amplificarla; la faccia superiore invece, che riceve il sole nelle ore più infuocate, è lucida e convessa, cioè riflette la luce smorzandone l’effetto.  Da questa capacità di regolare la quantità di luce e calore, deriva l’efficacia dell’olivo nell’equilibrare la pressione sanguigna. Non solo: l’olivo e i suoi derivati fitoterapici hanno la capacità di regolare i grassi nel sangue. Indispensabile, dunque, quando all’ ipertensione si abbina l’ipercolesterolemia.
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Dosi: le dosi di questo rimedio variano a seconda dell’entità del disturbo e della sensibilità individuale. Meglio quindi cominciare con dosi medio-basse e aumentare secondo la necessità: 15-20 gocce di estratto fluido o 30 di tintura madre 2-3 volte al giorno sono già sufficienti nei casi di ipertensione lieve; per la cura di mantenimento, assumere 5-10 gocce di estratto fluido la sera. Oppure 70ml di infuso di foglie di olivo, l'assunzione giornaliera (al mattino) porta la normalizzazione della pressione arteriosa e alla diminuzione  degli sbalzi di pressione.


info al 331 744 1240

fonte : www.riza.it

lunedì 7 novembre 2016

Fegato – 10 cibi per disintossicarlo e rigenerarlo


Il fegato, un organo con peso di circa 2 chili negli adulti sani, è la ghiandola più grande del corpo ed una delle più importanti. E ‘ responsabile di molte importanti funzioni relative alla digestione, al metabolismo e al deposito delle sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno per sopravvivere.




Un fegato sano regola la composizione del sangue, elimina le tossine nocive dal sangue così come i processi e converte le sostanze nutrienti assorbite dall’intestino durante la digestione in forme che il corpo possa utilizzare. Esso immagazzina anche alcune vitamine, ferro e il glucosio.Inoltre, il fegato è una ghiandola che secerne le sostanze chimiche richieste dalle altre parti del corpo. Infatti, il fegato è l’unica parte del corpo che è sia un organo che una ghiandola.



Poiché il fegato svolge così tante funzioni vitali, è importante mantenerlo sano. Un’alimentazione malsana e uno stile di vita scarso possono sovraccaricare il fegato di lavoro, così che esso non sarà più in grado di elaborare le tossine e i grassi in modo efficiente.E’ anche responsabile per la scomposizione dell’insulina, emoglobina e altri ormoni. Inoltre, distrugge i globuli rossi vecchi e produce sostanze chimiche necessarie per una corretta coagulazione del sangue.

Un fegato intossicato aumenta il rischio di
  • obesità
  • malattie cardiovascolari
  • stanchezza cronica
  • mal di testa
  • problemi digestivi
  • allergie
  • colesterolo
  • ipertensione
  • diabete
  • disturbi mentali
  • e molti altri problemi di salute
Molti alimenti possono aiutare a pulire, disintossicare e ringiovanire il tuo fegato. Ciò contribuirà a mantenere il fegato sano e funzionante permettendoti di essere non solo in salute ma anche pieno di energia e vitalità.



1. AglioEcco 10 supercibi per la pulizia del fegato

L’aglio è ottimo per la pulizia del fegato. Esso aiuta ad attivare gli enzimi nel fegato che aiutano ad espellere le tossine. Contiene anche due composti naturali chiamati allicina e selenio, che aiutano nel processo di pulizia del fegato e proteggono il fegato dai danni tossici.
Inoltre, l’aglio riduce i livelli di colesterolo e trigliceridi, che possono sovraccaricare il fegato e ostacolare il suo funzionamento. Per promuovere la salute del fegato, usa l’aglio fresco invece dell’aglio in polvere o tritato.

2. Pompelmo

Essendo una buona fonte di vitamina C, pectina e antiossidanti, il pompelmo aiuta anche i naturali processi di pulizia del fegato.
Esso contiene anche il glutatione, un potente antiossidante che neutralizza i radicali liberi e disintossica il fegato. Il glutatione aiuta anche nella disintossicazione dei metalli pesanti. Inoltre, il flavonoide naringenina nel pompelmo aiuta a scomporre il grasso.
Bevi un bicchiere di succo di pompelmo appena spremuto o goditi il frutto intero durante la prima colazione tutti i giorni.
Nota: Se stai prendendo dei farmaci, consulta il tuo medico prima di prendere questo frutto in quanto può interagire con alcuni farmaci.


3. Barbabietole

Le barbabietole sono un altro potente alimento per la pulizia del fegato. Ad alto contenuto di flavonoidi vegetali e beta-carotene, aiutano a stimolare e migliorare l’ intera funzionalità del fegato. Inoltre, le  barbabietole sono naturali depuratrici del sangue.
Basta aggiungere la barbabietole fresca o il succo alla propria dieta quotidiana.
Puoi preparare un’ insalata ottima per la pulizia del fegato con 1 tazza di barbabietole tritate o grattugiate, 2 cucchiai di olio spremuto a freddo extra vergine di oliva e il succo di ½ limone. Mescola tutti gli ingredienti insieme e mangia 2 cucchiaini di insalata ogni 2 ore durante il giorno per una settimana.

4. Limoni

I limoni aiutano a disintossicare il fegato principalmente grazie all’ antiossidante D-limonene presente in essi, il quale aiuta ad attivare gli enzimi nel fegato che aiutano la disintossicazione. Gli antiossidanti del limone hanno anche un elevato potere anticancro.
Inoltre, l’elevata quantità di vitamina C nei limoni aiuta il vostro fegato a produrre più enzimi per aiutare la digestione. I limoni incoraggiano anche l’ assorbimento dei minerali da parte del fegato.
Prepara acqua e limone a casa con l’aggiunta del succo di 1 limone ad una brocca d’acqua. È possibile aggiungere limoni a pezzetti. Bevete l’acqua così preparata a intervalli regolari.

5. Tè verde

Bevendo tè verde giornalmente, si può aiutare il corpo ad eliminare le tossine e i depositi di grasso,  aumentano i livelli di idratazione.
Uno studio del 2002 pubblicato sul Journal of Obesity ha scoperto che la catechine nel tè aiutano a stimolare il catabolismo lipidico nel fegato. Questo a sua volta previene l’accumulo di grasso nel fegato. Questa sana bevanda protegge anche il fegato dagli effetti di sostanze nocive come l’alcol.
Il tè verde è anche utile nel trattamento e nella prevenzione della distomatosi. Secondo uno studio del 2009 pubblicato in “ Cancer Causes and Control”, le persone che bevono tè verde hanno un minor rischio di sviluppare il cancro al fegato.
Nota: Evita di bere tè verde in eccesso in quanto può avere un impatto negativo sul fegato e oltre parti del corpo. Ne bastano due tazze al giorno.

6. Avocado

L’ avocado contiene potenti sostanze chimiche che possono ridurre i danni al fegato, secondo uno studio del 2000 della American Chemical Society. Questo frutto è ricco di glutatione, un composto richiesto dal fegato per pulire le tossine dannose e per funzionare correttamente.
L’elevata quantità di grassi monoinsaturi nell’ avocado aiuta a ridurre le lipoproteine a bassa densità o colesterolo “cattivo” e aumenta le lipoproteine ad alta densità o colesterolo “buono”. Il fegato processa facilmente il colesterolo buono.
Inoltre, l’avocado contene molti minerali, vitamine e nutrienti che supportano la salute generale del fegato e aiutano ad abbattere i grassi.
Mangia da 1 a 2 avocadi a settimana per un paio di mesi per contribuire a invertire i danni al fegato.

7. Curcuma

La curcuma è un altro alimento popolare ed efficace nella pulizia del fegato. Inoltre, migliora la capacità del corpo di digerire i grassi.
La curcumina presente nella curcuma induce la formazione di un enzima primario per la disintossicazione del fegato, chiamato glutatione S-transferasi. Inoltre aiuta a rigenerare le cellule del fegato danneggiate.
Tisana di curcuma: Mischia ¼ di cucchiaino di curcuma in polvere in un bicchiere d’acqua e fai bollire. Bevine due volte al giorno per un paio di settimane. Inoltre, includi questa spezia nella cucina quotidiana. Un’altra ottima ricetta con la curcuma è il latte d’oro.

8. Mele

Una mela al giorno è il segreto per un fegato sano. Le mele sono una buona fonte di pectina, una fibra solubile che aiuta a rimuovere le tossine dal tratto digestivo e il colesterolo dal sangue, salvaguardando il fegato da superlavoro.
Inoltre, le mele contengono acido malico, una sostanza nutritiva che pulisce in modo naturale, rimuovendo le sostanze cancerogene e altre tossine dal sangue.
Tutti i tipi di mele sono buone per il fegato, tuttavia, per una pulizia del fegato veloce scegli mele biologiche. Mangia una mela biologica o bevi un bicchiere di succo di mela fresco tutti i giorni.

9. Noci

L’elevata quantità di aminoacido arginina presente nelle noci aiuta il fegato a disintossicarsi dall’ ammoniaca. Inoltre, le noci contengono glutatione e acidi grassi omega-3, che aiutano il naturale processo di pulizia del fegato.
Secondo uno studio del 2008 pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, i polifenoli delle noci prevengono i danni al fegato indotti dal tetracloruro di carbonio e dalla D-galattosamina.
Sgranocchia una manciata di noci come spuntino quotidiano. Puoi anche utilizzarle per cospargere un’ insalata, un contorno, una zuppa o prodotti da forno.

10. Broccoli

Promuovi il naturale processo di pulizia del fegato, includendo i broccoli nella tua dieta. Essendo ricchi di glucosinolati, essi sono d’ aiuto nell’ espellere sostanze cancerogene e altre tossine nocive fuori del corpo.
L’alto contenuto di fibre nei broccoli migliora anche il processo di digestione. Inoltre, contiene la  vitamina E liposolubile, un importante antiossidante che aiuta il fegato a svolgere le sue funzioni.
Mangia 1 tazza di broccoli 3 volte a settimana per mantenere il fegato sano.
Inoltre, gli esperti raccomandano di eliminare o ridurre gli alimenti di origine animale, nonché l’alcool, zucchero raffinato, l’eccesso di caffeina e alimenti trasformati dalla vostra dieta. Inoltre, smetti di fumare, in quanto ciò provoca danni significativi a diversi organi del corpo, compreso il fegato.

FONTE: Dionidream.com